Il testo della Riforma costituzionale arriverà la prossima settimana nelle Aule del Parlamento, dice la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervistata da RaiNews24.
Riguardo all’ostracismo delle opposizioni che denunciano un deperimento dei poteri del Presidente della Repubblica parla di “strumentalizzazioni” perché, dice, “non vengono toccate le prerogative del Capo dello Stato, basta leggere gli articoli”.
La riforma “poggia su due capisaldi: l’elezione diretta del premier e la stabilità. In 75 anni di Repubblica ci sono stati 68 governi della durata media di 14 mesi”, ricorda.
“Il PD e il M5s propongono il cancellierato alla tedesca partendo dalla considerazione che il Capo dello Stato non può essere toccato, ma sono in contraddizione perché quella forma di cancellierato dà molti più poteri al premier”, ha ribadito.
Contestualmente Casellati sta lavorando sulla legge elettorale e rispondendo alla domanda sul cospicuo premio di maggioranza al 55% ha detto: “non si possono ipotizzare salti mortali per raggiungere il 55%, si deve tenere conto dei due principi: governabilità e rappresentanza”.
Se la riforma non otterrà la maggioranza qualificata e andasse al referendum e dovesse essere respinta dagli italiani “il Governo non avrebbe ragione di dimettersi, accetteremo il responso sulla riforma”.