La decisione è stata presa nelle ultime ore di ieri, al termine di un confronto con il suo staff e sollecitato da diversi presidenti dei comitati locali, alla vigilia di una assemblea straordinaria della Federazione. Luis Rubiales alla fine ha scelto il licenziamento volontario di fronte alla possibilità di essere squalificato dal Consiglio Superiore dello Sport. L’intenzione di Rubiales – prosegue El Pais – non era quella di dimettersi, ma il susseguirsi di critiche e la perdita di sostegno nel mondo del calcio delle ultime ore, si pensi alle indagini avviate dalla Fifa, lo hanno convinto a mollare alla luce della bufera per il suo bacio sulla bocca, forzato e senza consenso, alla giocatrice Jenni Hermoso, durante la cerimonia di premiazione dei mondiali a Sidney.
Termina così una vicenda che ha scosso profondamente tutta la Spagna e aveva colpito tutta la comunità sportiva mondiale. La notizia è stata accolta positivamente dal governo che sin da subito aveva chiesto la sua testa. “Viva il movimento femminista!”, ha esultato a caldo la leader di Sumar e vicepresidente del Consiglio, Yolanda Diaz.
Il presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales
La Fifa aveva aperto un procedimento. Anche il governo spagnolo era intervenuto: “La Federcalcio agisca”. Il comitato disciplinare contestava la violazione delle norme Fifa su “fair play, lealtà e integrità”. Per i media spagnoli, Rubiales avrebbe detto di avere “la coscienza tranquilla” non sembrando disposto a dimettersi. Ma il cerchio si era stretto attorno al presidente della Federcalcio spagnola.
La Fifa aveva ribadito “il suo forte impegno al rispetto dell’integrità di ogni persona, e condanna fortemente qualsiasi comportamento di o contrario”.
Intanto, nei scorso giorni, Rubiales avrebbe detto di “essere forte e di avere la coscienza tranquilla” alla cerchia dei suoi collaboratori alla viglia dell’assemblea straordinaria della Federcalcio. Lo aveva comunicato il quotidiano El Español. Parole interpretate come la volontà di difendersi sino alla fine, escludendo quindi l’ipotesi di dimissioni. Semmai sembrava che la sua speranza fosse di cavarsela con qualche mese di sospensione dell’incarico. Diversi media spagnoli raccontavano che ieri Rubiales era rimasto chiuso nel suo ufficio tutto il giorno, continuando a sperare in un intervento a suo favore della giocatrice Jenni Hermoso. In serata, invece la doccia fredda: la campionessa del mondo non solo non l’aveva assolto, ma anzi, rompendo il silenzio, aveva chiesto “misure esemplari” nei suoi confronti. Ma Rubiales ripeteva a tutti di essere convinto di “non aver fatto nulla di male”. Intanto emergono nuovi dettagli sui tentativi che fece la Federazione per convincere Hermoso a registrare il video di scuse insieme a Rublales: il quotidiano El Mundo Deportivo fa sapere che le pressioni furono fatte anche sulla capitana della Nazionale, Ivana Andrés.

Il ministro ad interim della Presidenza spagnola Felix Bolanos
Sul fronte dell’Esecutivo – dopo la richiesta di chiarimenti a Rubiales preveniente direttamente dal premier Pedro Sanchez – il ministro ad interim della Presidenza, Félix Bolaños, ha affermato che il governo si aspetta che la Federcalcio prenda provvedimenti contro il suo presidente. Bolaños, che ha parlato da Parigi, ha garantito che, se questi provvedimenti non arriveranno, “il Governo agirà”, riportano i media spagnoli.

Jennifer Hermoso