Come ampiamente previsto dagli addetti ai lavori, Luciano Spalletti è stato il primo ad essere chiamato dalla Figc per la panchina di commissario tecnico azzurro.
A complicare l’eventuale accordo tra le parti, la clausola firmata non più tardi di 45 giorni fa dal tecnico di Certaldo con il Napoli per la rescissione del proprio contratto.
“La clausola – spiega Mattia Grassani, avvocato ed esperto di diritto sportivo – aveva lo scopo di ristorare la squadra partenopea qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente”. Ma, fanno sapere dalla Figc, è da escludere che la Federazione possa intervenire in alcun modo nei confronti della penale da pagare.
Questo il motivo per il quale proseguono i contatti fra le parti per tentare di definire di “un accordo molto complesso” per la successione a Mancini. È improbabile che un accordo possa arrivare prima del fine settimana.
Il nuovo Commissario tecnico dovrà cominciare a lavorare a meno di un mese da due tappe fondamentali nel cammino di qualificazione agli Europei 2024: il 9 settembre contro la Macedonia del Nord, il 12 contro l’Ucraina.