Pamplona è tornata ieri ad ospitare la tradizionale corsa dei tori al festival di San Firmino dopo lo stop forzato di tre anni causa pandemia. Una corsa svoltasi senza gravi incidenti. Tra i corridori nessuno è stato ferito, anche se non sono mancati urti e forti cadute.
Seguiranno giornate di eventi, concerti, musica popolare e, soprattutto, i cosiddetti ‘encierros’: questi ultimi sono i momenti in cui tori vengono liberati all’interno di un percorso che, attraverso le strade della città, conduce all’arena delle corride, e durante il quale gli amanti del pericolo possono farsi inseguire dagli animali tentando di non farsi incornare.
La festa di San Firmino quest’anno finirà il 14 luglio. In un’intervista alla radio Cadena Ser, il sindaco di Pamplona Enrique Maya ha chiesto ai partecipanti alla festa prudenza, soprattutto nel caso delle persone anziane o vulnerabili, visto l’elevato livello di circolazione del coronavirus.
Nell’ultimo festival di San Firmino nel 2019 erano state otto le persone ferite. Sono sedici, invece, le persone che hanno perso la vita durante le corse dei tori dal 1910.