Il camino, anzi tanti camini, la forma che ricorda il guscio di una tartaruga, una piscina a sfioro, in vetro, con vista panoramica sulle Alpi. Ma anche una camera criogenica a -100°, spa, sauna, sala fitness per gli allenamenti nelle arti marziali (Zuckerberg aspetta), domotica ovunque. E 15 bagni.
Una villa da sogno in Trentino Alto Adige. Per pochi, ovviamente. E infatti è il sogno di Elon Musk, eclettico multimiliardario, patron di Tesla, Space X e Twitter, o meglio X. Un sogno, da intendersi anche alla lettera, visto che l’architetto bolzanino Alessandro Costanza, cui è affidato il progetto, l’ha proprio sognata “di notte”: “E’ il carapace di una tartaruga con i piani in piena esplosione, due sotterranei e tre emersi. Una cubatura di 800 metri quadri divisa tra 15 camere da letto, 15 bagni, ampio living e cantina vini e spa interrate. I dettagli più azzardati? La camera criogenica a -100 gradi, la cabina armadio interrata, a scomparsa nel pavimento, e la piscina in vetro sospesa lunga 30 metri”, dice presentando il progetto.
Il tutto su un prato di 4mila metri quadrati dalle parti di San Cassiano in Badia, dove però è già sfumato l’acquisto di un primo terreno. Qui Musk, nella più classica delle settimane bianche, rimase folgorato qualche anno fa dalle Dolomiti tanto da decidere di voler mettere radici. E non in una semplice baita.
Per un uomo dai progetti arditi, serviva qualcosa di “oltre” anche nel mattone. Dunque un pizzico di tradizione in un impianto futuristico, a partire dall’immensa piscina riscaldata, con una vista senza prezzo, e sospesa e trasparente “perché la vertigine – spiega l’architetto Costanza – accompagna sempre il sogno”.
Non mancano i classici ”tutti i comfort”, anche questi da intendersi alla lettera: cantine per i vini, palestra, camera criogenica ad azoto liquido, ampi camini, comandi via smartphone e quei quindici bagni – uno per camera da letto – per garantire agli ospiti una lecita privacy.
Sembra finito, per Musk, il tempo del “vendo tutte le mie proprietà” – annunciato su Twitter – coronato dal trasferimento in una casetta prefabbricata in affitto da 50 mq scarsi in Texas, con vista sulla fabbrica della SpaceX, e annessa dependance (l’ex garage diventato “terza camera”).
Erano davvero altri tempi. Pare che adesso il miliardario sia più interessato all’immobiliare. Pare che abbia in cantiere un altro progetto abitativo, top secret. Il nome in codice è “Project 42”. Ovvero una casa di vetro, sempre in Texas, con vista Tesla, vagamente somigliante allo store Apple di Manhattan a New York e con una cascata tra gli optional, scrive il Wall Street Journal senza però poter verificare lo stato dei lavori.
Sempre in zona, su un terreno di 6000 acri, potrebbe un giorno sorgere Snailbrook, non una casa, ma una città che ospiterà i dipendenti che lavorano nelle fabbriche di Musk, di cui tutto si può dire tranne che è uno che non pensa in grande.