Nicolò Zaniolo ha varcato i cancelli della procura di Torino alle 14.35 a bordo di un van nero. Il giocatore sarà sentito nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte scommesse su piattaforme clandestine, che però il centrocampista dell’Aston Villa nega di aver di fatto utilizzato, ma usando le medesime piattaforme per altri tipi di giochi come poker e  blackjack. Sarà ascoltato questo pomeriggio in Procura a Torino. Nicolò Zaniolo ex giocatore della Roma e ora in forza all’Aston Villa in Premier League, verrà sentito dal pubblico ministero Manuela Pedrotta nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse sulle piattaforme illegali. Due settimane fa le forze dell’ordine hanno sequestrato i dispositivi elettronici di Zaniolo e Tonali mentre si trovavano in ritiro con la Nazionale a Coverciano.

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Calcio: indagati Sandro Tonali e Niccolò Zaniolo per scommesse illegali

Zaniolo fin dal primo momento, a carte scoperte, non ha mai cambiato versione: “Ho giocato a poker e blackjack, mai sul calcio. E non sapevo che fossero circuiti illegali”. Oggi, insieme ai legali Conte e Tognozzi, confermerà questa linea alla pm Manuela Pedrotta e al pool investigativo che segue la maxi-inchiesta. A differenza di Tonali e Fagioli, l’ex Roma non si autodenuncerà alla procura federale perché ritiene di non aver commesso alcun tipo di violazione del codice di giustizia sportiva. Mentre dal punto di vista penale la sua azione sarà valutata e oggi i magistrati avranno l’opportunità di fare chiarezza. Potrebbe rientrare nelle sanzioni previste dalla legge 401 del 1989 ed è oblabile, cioè è possibile pagare una sanzione in denaro per l’infrazione senza incorrere in guai peggiori.

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