È il giorno della presentazione di Roberto Mancini a Riad come nuovo commissario tecnico della nazionale dell’Arabia Saudita. L’appuntamento in un albergo della capitale. Il suo contratto durerà quasi tre anni e mezzo, per un ingaggio da circa 90 milioni di euro in tutto, 25 milioni a stagione.
In un video diffuso dall’account di “X” della tv saudita Al Ekhbariya si vede l’allenatore accolto in aeroporto con un mazzo di fiori. “Ringrazio il presidente che ha scelto me come ct dell’Arabia Saudita, sono molto fiero di essere qui per questo incarico”, ha detto Mancini. La prima sfida per i Green Falcons, questo il soprannome della nazionale dell’Arabia Saudita, sarà un’amichevole l’8 settembre contro la Costa Rica.
“Quando ho iniziato con l’Italia, l’ho fatto tre giorni prima di affrontare proprio l’Arabia Saudita in quella che era la mia prima partita – ha ricordato il nuovo ct -. I prossimi dieci giorni saranno molto importanti, ma abbiamo già iniziato a guardare molti video sulla squadra, sui giocatori. Abbiamo quattro amichevoli prima di iniziare le qualificazioni mondiali, dobbiamo lavorare duro ma abbiamo abbastanza tempo”.
E sul suo nuovo ruolo Mancini dice: “Abbiamo iniziato a parlare a metà agosto, alcuni dei miei collaboratori devono ancora risolvere dei problemi in Italia prima di venire qui ma siamo già abbastanza per iniziare a lavorare e siamo fieri di essere qui. Se lavoriamo duro e bene possiamo aiutare la squadra ad attaccare meglio e a segnare tanti gol”.
Quindi un impegno, quasi rispondendo a chi identifica il calcio saudita con grandi stelle sul viale del tramonto: “Crediamo nei talenti, nell’Under 21 e nelle giovanili ci sono molti buoni giocatori, vogliamo investire su di loro per il futuro”.
Roberto Mancini, nuovo allenatore della nazionale dell’Arabia Saudita
A gennaio l’Arabia Saudita prenderà parte alla Coppa d’Asia in Qatar. “Il nostro obiettivo è provare a vincerla visto che manca da 27 anni – sottolinea Mancini -. Abbiamo quattro mesi davanti, con quattro amichevoli e due gare di qualificazione ai Mondiali, poi altri 20 giorni per prepararci. Ci sono molti top team in Asia come Giappone, Australia, Corea, ma andremo lì per vincere. Come giocheremo? Per ora è importante conoscere bene i giocatori e le loro qualità, poi sceglieremo il modulo. Ma dovremo giocare tutte le partite per vincere. Qui i giocatori sono migliorati molto negli ultimi dieci anni, abbiamo una buona squadra, una delle migliori in Asia”.

Roberto Mancini, nuovo allenatore della nazionale dell’Arabia Saudita
Diversi i punti di contatto fra Mancini e l’Arabia Saudita. In Qatar, superando l’Argentina, i Green Falcons hanno salvato il primato di imbattibilità della sua Italia, con 37 gare di fila senza una sola sconfitta. E a proposito dell’arrivo nel campionato saudita dei vari Ronaldo, Benzema e Neymar, Mancini è ottimista: “Tutte queste stelle possono migliorare i giocatori sauditi, è successo lo stesso in Italia tanti anni fa, quando i grandi giocatori stranieri venivano da noi. E poi anche in Italia c’erano pochi giocatori selezionabili e alle volte abbiamo investito su calciatori che non erano nemmeno mai scesi in campo in Serie A”, dice riferendosi per esempio a Zaniolo e Pafundi.
Mancini conclude con una promessa ai tifosi: “Non sono un mago ma quello che posso dire a tutti i tifosi è che lavoreremo sodo perché vogliamo vincere qualcosa di importante anche con l’Arabia Saudita”.

Roberto Mancini, nuovo allenatore della nazionale dell’Arabia Saudita