Diciamolo subito: il test è limitato. Si tratta di 61 aziende per un totale di circa 2900 lavoratori dipendenti in tutto il Regno Unito. Ma i risultati sono sorprendenti, oltre che incoraggianti.

La stragrande maggioranza delle aziende che hanno preso parte alla più grande prova al mondo sulla settimana lavorativa di quattro giorni su sette ha scelto di continuare con il nuovo modello, che evidentemente sembra funzionare. Delle 61 aziende che hanno effettuato la sperimentazione semestrale, 56 hanno esteso la prova e di queste 18 l’hanno resa permanente.

I sondaggi sul personale condotti prima e dopo il test rilevano che il 39% dei dipendenti sostiene di essere meno stressato: il 40% dorme meglio, il 54% afferma che era più facile bilanciare il lavoro e le responsabilità domestiche. Il numero di giorni di malattia durante la sperimentazione è diminuito di circa due terzi e il 57% in meno dei dipendenti ha lasciato le aziende rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

E fin qui, la cosa era abbastanza prevedibile. Ma il risultato più significativo è che la produttività non è calata: la stragrande maggioranza delle aziende ha riferito di essere soddisfatta delle prestazioni aziendali durante il periodo di prova. I ricavi sono anzi aumentati leggermente: +1,4%.

Nel corso della sperimentazione, alle aziende sono stati offerti workshop e tutoraggio per aiutarle a ripensare le pratiche di lavoro. Al personale è stata data l’opportunità di mantenere lo stipendio esistente, lavorando per quattro giorni anziché cinque. I risultati saranno presentati oggi ai parlamentari britannici come parte di un progetto che sollecita la politica a procedere verso la settimana lavorativa  di 32 ore.

Joe Ryle, il direttore della 4 Day Week Campaign, ha definito il processo un importante momento di svolta: “In un’ampia varietà di settori, il benessere è migliorato notevolmente per il personale e la produttività aziendale è stata mantenuta o migliorata in quasi tutti i casi. Siamo davvero soddisfatti dei risultati e si spera che dimostrino che è sicuramente giunto il momento di implementare una settimana di quattro giorni in modo più ampio”.

Alla Rivelin Robotics, con sede a Sheffield, una delle aziende partecipanti che prevede di continuare con il nuovo approccio, il chief product officer David Mason ha dichiarato di sperare che l’offerta di una settimana lavorativa più breve possa aiutare le future assunzioni: “È certamente qualcosa che ci rende un po’ diversi dalla media.”

Dall’estate scorsa, lo staff di Rivelin Robotics ha goduto di un fine settimana di tre giorni. David Alatorre, Chief Technology Officer, ha dichiarato: “Volevamo instillare in azienda una cultura che mettesse il benessere al primo posto, assicurandoci che tutti siano riposati e abbiano un buon equilibrio tra lavoro e vita privata”. Con sede in una luminosa unità industriale vicino al fiume Don, l’azienda produce robot che rifiniscono meticolosamente le parti stampate in 3D, per settori come quello aerospaziale e medico. In accordo con i colleghi, si è deciso di prendere il venerdì libero e di estendere la giornata lavorativa dalle 8:00 alle 17:30 negli altri giorni della settimana.

La Charity Bank di Tonbridge, nel Kent, è un altra azienda partecipante che continuerà a far lavorare solo quattro giorni la settimana i suoi 70 dipendenti. L’istituto di credito sociale ha scelto di offrire alle persone un lunedì o un venerdì liberi e il progetto pilota li ha supportati con quello che l’amministratore delegato della banca, Ed Siegel, definisce “un corso intensivo sui miglioramenti della produttività”. “Direi che per circa due terzi del nostro team è stato fantastico – la cosa ha avuto un successo incredibile. Sono passati con successo al lavoro quattro giorni alla settimana e lo adorano. Ha davvero spostato il quadrante dell’umore e le persone dicono, ‘Wow, è una grande organizzazione quella per cui lavoro.’”

 

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